L’empatia è una brutta bestia: tutti vorremmo essere, o pensiamo di essere, empatici ma poi nella pratica non sempre le cose vanno per il verso giusto. Come puoi misurare il tuo livello di empatia? Ne abbiamo parlato in questa piccola diretta.
La domanda è:
Quanto siamo davvero empatici, quando si toccano temi sensibili per noi?
Sei concentrato sul muro o sul mattone?
02/01/2022 • By MarcellaOSei concentrato sul muro o sul mattone? Su cosa ci focalizziamo quando pensiamo ad un problema, sull’insieme o su una parte? Sul primo passo o su tutta la strada da fare?
E’ da poco uscita autobiografia di Will Smith: “Will. Il potere della volontà”. Inizia da qui, da una riflessione sul potere della prospettiva. In questo video usiamo questo concetto per ispirare il nostro 2022: da cosa sono composti i nostri mattoni, ciò che possiamo fare ogni giorno per comporre il nostro futuro?
#ispirazione #visione #futuro #prospettiva #willsmith #will #crescitapersonale #crescitaprofessionale #coaching
L’empatia nel metaverso. L’ultima proposta di Zuckerberg, descritta nel video, è uno smartworking super potenziato in cui le persone interagiscono attraverso avatar e in contesti del tutto digitali, quindi ovviamente personalizzabili.
Il sogno di lavorare da una spiaggia caraibica si fa realtà… virtuale.
Questa tecnologia di fatto prende ciò che esisteva sulla personalizzazione degli spazi virtuali, ad es. per le riunioni zoom ed i world café digitali, e lo fa diventare un’esperienza immersiva totale.
Di fatto riunisce tecnologie esistenti in un’unica esperienza.
Proprio ieri ho partecipato ad un incontro di Federmanager in cui venivano presentate case history interessanti sull’utilizzo della realtà aumentata anche nella formazione tecnica, così come già fanno le realtà più innovative in materia di competenze trasversali e manageriali.
Cosa c’è di diverso ora?
La componente più innovativa, e a mio avviso anche la più impattante per gli esseri umani, è l’immersione. Essere in ambienti artificiali circondati da persone artificiali.
Personalmente questa prospettiva mi dà un grande senso di libertà e al contempo accende in me domande, per prima cosa sulle relazioni.
Come potremo empatizzare con un avatar, che per quanto dettagliato e sofisticato sia difficilmente riprodurrá le microespressioni del viso, e sicuramente non la temperatura del corpo, i micro tic… come faremo ad empatizzare con un qualcosa che non prova emozioni?
Un avatar per me è un oggetto pieno di fascino, che rappresenta un essere umano. Ma è importante ricordare che non è, un essere umano.
Gli mancano due tre elementi chimici, e sarà curioso capire come far scattare la chimica con un ologramma.
Al di là delle provocazioni, credo che sia un tema da trattare urgentemente per chi vuole rendere le persone più efficaci e le relazioni più generative in un mondo digitale.
La mia proposta è: mettiamo da parte le diffidenze automatiche verso ciò che non conosciamo, e scopriamo come rendere possibile un mondo in cui i segnali deboli si creano e possono essere letti, e le relazioni si rinforzano passando per strade nuove.
Non sarà semplice, e credo che serviranno sempre, assolutamente, spazi e tempi in cui le persone siano fisicamente una vicina all’altra. Ma si può fare, e il nostro equilibrio dei tempi di vita e lavoro potrà beneficiarne enormemente.
Quindi, vale la pena buttarsi.
Che ne pensi, come ti fa sentire l’idea di un collega avatar di fianco a te? Scrivimi con le tue esperienze,
a presto,
Marcella
#zuckerberg #metaverso #digitale #empatia #relazioni #avatar #virtuale
Si parla di sperimentazioni e quindi di errori, e in aula in questo periodo porto molto il tema dello ‘ con cui vogliamo approcciarci alla sperimentazione.
Prima delle tecniche sulla creatività, delle teorie sul feedback e delle tattiche per portare innovazione… ci vuole un mindset aperto ed elastico nello spostare l’asticella dello standard dove apre porte.
Spesso chi lavora con passione e porta risultati eccellenti pone l’asticella fissa in alto. Finché non è ottimo non esce, non lo propongo, non lo condivido. Non mi metto in condizione di sbagliare. In un mondo VUCA e digitale, veloce, distratto e in continuo cambiamento, questo atteggiamento è autodistruttivo.
Non c’è tempo perché sia perfetto.
Ma ‘̀ ́ .
Don’t worry, be crappy, ci diceva mesi fa il fantastico Guy Kawasaki, e ne ho fatto la mia filosofia di vita.
Abbracciando questo mindset leggero, oggi sono ‘.
Aspetta da tre mesi di essere perfetta, finché non mi sono ricordata che la perfezione non esiste e che tenevo molto di più a condividere e raccogliere feedback.
E quindi eccola qui, ̀. Su come passare dalla narrazione sui sistemi Fail fast ad una ‘, .
Questo per me è il primo e fondamentale passaggio per iniziare un viaggio sul tema dell’errore.
Al link è disponibile la puntata zero, in cui racconto l’obiettivo di questo podcast e come funzionerà, e la prima puntata dedicata all’onestà.
Le prossima sarà su Errori, vulnerabilità e connessione con gli altri.
Scrivetemi per curiosità, libri che avete letto sul tema e su cui vorreste confrontarvi con me e naturalmente… feedback!
Buoni errori sani a tutti*
Marcella
#mindset #innovazione #errore #fallimento #migliorare #onestà #autenticità #podcast #crescitapersonale #crescitaprofessionale #iamwave
Netflix, il luogo del tempo libero più visitato in questo ultimo anno e mezzo, propone sempre di più serie legate alla meditazione. Negli ultimi giorni anche in questa versione interattiva, in cui ci chiede come ci sentiamo, se siamo sopraffatti, inquieti, tesi… per lavorar sull’ansia e per aiutare a dormire.
Perché? Perché una piattaforma di serie TV e film fa una partnership con un colosso come Headspace Inc. e propone mille offerte per migliorare il benessere psicofisico?
Semplicemente perché la richiesta è enorme.
Sempre di più le persone cercano bilanciamento nei tempi, respiro, riposo e cura del proprio corpo e della propria mente.
Discomfort zone – come creare buone abitudini
14/06/2021 • By MarcellaOTi capita mai di ricadere in errori già fatti, o ripetere la solita vecchia cattiva abitudine?Ti annoia l’idea di fare le cose sempre nello stesso modo ma poi senti la pressione delle novità?Vᴏʀʀᴇsᴛɪ ᴘʀᴇɴᴅᴇʀᴇ ᴜɴᴀ ʙᴜᴏɴᴀ ᴀʙɪᴛᴜᴅɪɴᴇ ma ti interrompi dopo un pò di tempo?
abbiamo bisogno di novità, di freschezza, di cambiare.
Come stanno insieme queste due grandi forze?
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E tu, come fai?
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